lunedì 25 luglio 2011

COMUNICAZIONE

In questa epoca, piena di tensioni e violenze di ogni tipo, è necessario stimolare la Comunicazione, intesa come dialogo tra persone diverse che vogliono vivere insieme, rimanendo diverse.
La Comunicazione non ci deve rendere uguali, piuttosto deve essere veicolo di Conoscenza delle diversità culturali, sociali, religiose e soprattutto, deve stimolare l’Accoglienza e il Rispetto del diverso.
Accogliere e rispettare le diversità non vuol dire condividerle!
L’altro deve avere il diritto di pensarla diversamente da noi, così come noi dobbiamo avere il diritto di pensarla diversamente dall’altro.

«Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa continuare a dirlo»  

Oggi, molte persone danno la vita e spezzano la vita altrui per impedire all’altro di essere diverso!

Per affrontare l’emergenza di una situazione che vede vana ogni speranza di una vita vissuta nella pace, è necessario iniziare dall’individuo.
Non si possono aspettare decisioni politiche risolutive!

Il corpo oggi è oggetto di violenza e massacro:
 l'individuo può ricontattare la sua autentica origine corporea e spirituale.

Il corpo, inteso come insieme di organi ma soprattutto, come emozioni legate al divenire dell’esistenza, si è perso nell' affannosa corsa alla affermazione dell' "io".
La cultura dell’Immagine e gli status symbols a questa legati, hanno reso l’uomo individualista e indifferente alla relazione col prossimo.
È proprio la relazione con l’altro che rende possibile una maggiore consapevolezza di noi stessi come esseri umani, dotati di un corpo senziente e genera un maggior rispetto per la vita di tutti. 

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