Rinforzi positivi e negativi...

I “rinforzatori” o " rinforzi" sono di due tipi: positivi e negativi.
Sono rinforzatori positivi il cibo, l'acqua, l'attenzione, l'approvazione, il denaro, un' attività piacevole. Ad esempio: Mario sta imparando a leggere, la madre gli è vicina e quando il bambino legge correttamente, gli dice: "bravo" (rinforzo positivo), evitando di far uso di punizioni quando il bambino sbaglia. Il leggere acquista per Mario una valenza positiva; è piacevole leggere perché per lui è fonte di attenzione da parte della madre. In tal modo, si incrementa la probabilità che il bambino si applichi alla lettura con piacere ed interesse.
Sono rinforzatori negativi le situazioni avversive dalle quali ci allontaniamo emettendo un comportamento.
Ad esempio la finestra della nostra camera è aperta, fuori vi è un rumore disturbante, noi chiudiamo Ia finestra (comportamento Operante). I rinforzi positivi e negativi sono strettamente connessi e ci possono spiegare come molti comportamenti disadattivi vengono appresi in base a tale paradigma.
Un esempio: Mario è definito dai genitori un bambino capriccioso, piagnucoloso. Come ha appreso tale tipo di comportamento? Osserviamolo con la madre: vuole il gelato, la madre glielo nega, lui continua con persistenza a richiedere il gelato, la madre glielo nega; lui continua con persistenza a richiedere il gelato; questa è per la madre una situazione avversiva (rinforzi negativi) a cui pone termine comprando il gelato.
Attraverso la richiesta persistente di Mario, la madre prova un disagio. È  rinforzata negativamente e pone fine al disagio soddisfacendo le richieste pressanti.
Attraverso il cedimento della madre alla richiesta pressante di Mario, quest’ultimo viene rinforzato positivamente. Viene incrementato il comp. disturbante. MARIO è DIVENTATO "CAPRICCIOSO"
Cosi facendo, rinforza positivamente la persistenza del bambino ed aumenta la probabilità che in situazioni analoghe egli emetta tale tipo di comportamento disturbante. Un comportamento cessa di esistere quando non è rinforzato (estinzione), nel nostro caso la madre avrebbe dovuto dire: " Insisti pure quanto vuoi, ma sappi che non ti compero il gelato"; qualunque cosa faccia il bambino, la madre dovrà rimanere tranquilla ed impassibile, non prestandogli la minima attenzione.
Fin dai primi giorni di vita si apprende in base al paradigma dell'apprendimento operante. Un bambino di pochi mesi piange insistentemente quando viene messo a letto; appena la madre accorre e lo prende in braccio, il pianto cessa. All'inizio il pianto può essere stato prodotto dalla fame, il bambino viene nutrito (rinforzo positivo) e rapidamente crea un'associazione tra cibo e presenza della madre (apprendimento classico). Di conseguenza, la presenza della madre diventa gratificante per il bambino perché pone fine ad una situazione di disagio.
La stretta connessione tra il rinforzo positivo e negativo ci può spiegare come un pianto persista in assenza di reali situazioni di disagio. Il bambino piange (rinforzo negativo e quindi situazione avversiva per la madre), la madre accorre, prende in braccio il bambino (rinforzo positivo per il bambino), incrementando la probabilità che il bambino pianga in assenza della madre.


Guardiamo ora la dinamica dei "rinforzi" positivi e negativi nella gestione di comportamenti altamente disturbanti


I ragazzi definiti emotivamente e socialmente disturbati , spesso presentano comportamenti eccessivi quali:

iperattività, distraibilità, aggressività, impulsività, comportamenti distruttivi e non cooperativi (Bryan & Bryan, 1975).
Spesso, buona parte del tempo dell'insegnante viene impiegata per controllare tali comportamenti.
Paolo è un bambino di 8 anni e frequenta la terza elementare. Al mattino, quando arriva a scuola, mantiene per circa 1/2 ora un comportamento adeguato, restando al proprio posto e prestando attenzione all'insegnante. Successivamente abbandona il suo posto, disturba gli altri bambini e solo dopo ripetuti richiami dell'insegnante ritorna a sedersi. Dopo alcuni minuti, si rialza e riprende la sua azione disturbante. Alzandosi dal suo posto, attira l'attenzione dell'insegnante, attenzione che non ha quando lavora al proprio compito.
Come si comporterà l'insegnante?
Il comportamento disturbante dovrà essere ridotto e si dovrà incrementare il comportamento collaborativo e attentivo. L'insegnante in un primo momento pensa di far uso della punizione per ridurre il comportamento in eccesso, ma successivamente ritiene che sia più efficace incrementare il comportamento collaborativo.
Per raggiungere tale obiettivo, quando il bambino entra in classe ed e' seduto tranquillamente al suo posto, l'insegnante presta attenzione a ciò che sta facendo, dicendogli:" Bene,...bravo..., continua così... sono molto soddisfatto di te... " e non gli presta più attenzione quando si alza. In tal modo, riesce progressivamente ad incrementare il comportamento adeguato. Ciò che ha usato è il "rinforzo differenziale", ossia una risposta è rinforzata alla presenza di una determinata situazione-stimolo (stare seduto al proprio tavolo collaborare e stare attento) e non è rinforzata alla presenza di un'altra situazione-stimolo (alzarsi e disturbare). Gli insegnanti possono usufruire di procedure che permettono di ridurre i comportamenti inadeguati:
1) rinforzare comportamenti alternativi: verranno rinforzati quei comportamenti che dovranno sostituire i comportamenti indesiderati.
2) estinzione: rimozione di eventi rinforzanti.
3) saziazione: si chiede al bambino di ripetere costantemente il comportamento indesiderabile.
4) modificazione stimolo: rimozione dello specifico evento stimolo che dà inizio al comportamento indesiderato.
5) ipercorrezione:
a) presentazione di conseguenze avversive contingenti al comportamento inadeguato;
b) rimozione conseguenze positive contingenti al comportamento inadeguato.


PROCEDURE PER RIDURRE "LA FORZA" DEL COMPORTAMENTO,
PRINCIPIO DI APPRENDIMENTO
PROCEDURA EDUCATIVA
ESEMPIO DI PROCEDURA
Rinforzare comportamenti alternativi
Sono rinforzati positivamente quei comportamenti che dovranno sostituire i comportamenti inadeguati
Susanna che e' una bambina iperattiva e facilmente distraibile, riceve rinforzi positivi per rimanere al suo tavolo e completare il compito assegnatole
Estinzione di comportamenti mantenuti da rinforzi positivi
Il comportamento non è seguito dall'evento positivo associato con l'avvenimento precedente
L'insegnante ignora Giovanni dopo i suoi commenti inadeguati
Estinzione di comportamenti mantenuti da rinforzi negativi
Il comportamento non è seguito dalla rimozione dell'evento avversivo associato con l'avvenimento precedente
A Elene non è permesso di lasciare la classe durante le sue manifestazioni di collera
Saziazione
Costante ripetizione del comportamento inadeguato
Il bambino, quando trova i fiammiferi, li accende. Il genitore lo obbliga ad accenderne tre scatole, senza interruzione
Modificazione dello stimolo
Rimozione di eventi discriminativi che controllano il comportamento o presentazione di eventi che lo inibiscono
Leo ha in classe il posto vicino alla finestra; guarda sempre fuori e non presta attenzione all'insegnante. Viene spostato nelle file centrali
Ipercorrezione
A seguito di un comportamento inadeguato, si richiede al bambino di riparare i danni provocati
Gianni scrive sulla parete dietro al suo banco. Gli si fa lavare l'intero muro, finche' tutti i segni (non solo i suoi) scompaiono.

Per una disamina maggiore sull'argomento inserisco link della pagina web dalla quale ho tratto quanto scritto:
http://www.neurolinguistic.com/proxima/articoli/art-14.htm