lunedì 25 agosto 2014

"LA DONNA DEVE STARE AL SUO POSTO"

Qualche giorno fa guardavo Forum, la trasmissione in onda su Rete 4, in cui si discutono casi giuridici davanti a un giudice, con l'intervento del pubblico parlante.
Il caso discusso coinvolgeva un uomo sposato e la sua ex-amante single. L'uomo accusava la ragazza di avergli fatto lasciare la moglie e poi di averlo abbandonato, prendendo a frequentare un altro uomo. L'ex amante, invece, aveva citato in giudizio l'uomo perché era diventato persecutorio nei suoi confronti, con continui messaggi al cellulare e tampinamenti: l'uomo non poteva accettare la fine della storia, perché riteneva di essere stato indotto a lasciare la moglie per essere poi abbandonato senza nessuna spiegazione. Aldilà della storia in sé, aldilà della veridicità delle cause della trasmissione, quello che è stupefacente è ciò che è uscito fuori dalle opinioni del pubblico parlante. I commenti, sia degli uomini che delle donne si possono riassumere in questo:
"Se la ragazza fosse stata al suo posto, non si sarebbe rovinata una famiglia!"
Ora mi chiedo:
"E se fosse stato l'uomo a rimanere al suo posto? Se fosse stato fedele alla moglie e ai figli?"
Nel 2014, nel fatidico III Millennio, nel super tecnologico mondo occidentale, vige ancora la mentalità maschilista, che si perde nella notte dei tempi, che vuole l'uomo "cacciatore" e la donna pronta a riaccogliere il cacciatore in casa, senza fare troppe storie, magari, per amore dei figli!
Personalmente ritengo che l'uomo sia un essere pensante e senziente, non un animale succube dei bollenti spiriti e incapace di “tenerselo” nei pantaloni.
La donna, sposata o single, ha diritto di essere amata come persona altrettanto pensante e senziente, in modo esclusivo. È possibile e lecito che un uomo e una donna decidano di avere una storia esclusivamente di sesso, ma ciò deve essere una decisione condivisa.
La donna “amante”, invece, viene vista come la meretrice di turno che rovina le famiglie: la donna tentatrice da cui l'uomo non ha scampo!
Tutto ciò mi ricorda una storia che parlava di un uomo..., una donna..., una mela..., un serpente... Ah sì…! La storia di Adamo ed Eva! La mela che Adamo mangia perché tentato da Eva... Poi Eva dice di essere stata ingannata dal serpente.

E il libero arbitrio? Esiste?

Per quanto possiamo essere tentati, uomini o donne, possediamo un cervello, non spegniamolo coi luoghi comuni.
Il problema è che questi luoghi comuni ci sono utili! Sono rassicuranti:
  • Per l'uomo, che continua a “giocare” il ruolo di potere, con l'egemonia maschile intramontabile;
  • Per la donna che “gioca” il ruolo della vittima più di quanto non si pensi, anche mascherato dietro alle accanite battaglie femministe.

In entrambe i casi ci troviamo davanti a “ruoli” conosciuti, in cui nulla è in discussione. Arroccati nelle rispettive posizioni, non c'è pericolo di ritrovarsi l'uno davanti all'altra, uomo e donna, diversi sì, ma ugualmente vincenti; non si rischia di essere se stessi, privi di sovrastrutture ideologiche derivanti da retaggi culturali duri a morire.
Senza questi “ruoli” che definiscono un preciso “copione sociale”, ci sentiremmo nudi, vulnerabili, ci dovremmo confrontare l'un l'altro, veramente alla pari.
Ma una volta per tutte:

Corriamo il rischio di essere individui sani, completi, entrambe dominanti ed entrambe dipendenti, in un gradevole gioco d'interscambio dell'esistenza!


2 commenti:

  1. in un mondo maschilista e non evoluto, finchè ci sarà l'abuso di potere sulle donne, ci saranno sempre violenze sessuali, fisiche, psicologiche.. fino a conseguenze ancora più gravi come il femminicidio. Tanto sarà sempre colpa delle donne per come si vestono o perchè pensano. Sarà sempre colpa delle madri che non hanno educato bene il figlio, non sarà mai colpa del padre stronzo, traditore o assente, sia come marito che come padre. Perchè secondo l'uomo può tutto, non accetta che le donne si siano emancipate, la donna deve stare all suo posto e basta! Dalla notte dei tempi ad oggi l'uomo non è cambiato per nulla, anzi è peggiorato. Le autorità fanno finta di nulla, dopo varie denunce ci deve scappare l'ennesima vittima per sentire un giudice dire:"E' stata la debolezza della donna", sempre la solita scusante "E' stata lei che mi ha provocato! Se una donna si mette una minigonna normale, non di quelle cortissime, per sentirsi carina, l'uomo si sente il provocato e quindi in diritto di violentare. Gli uomini tradiscono e se le mogli lo scoprono e li vogliono lasciare le uccidono. Si stufano del giocttolino? Non le lasciano, le eliminano. Molti uomini aprrtenenti alle autorità, di potere e non, sono come quegli uomini in certi paesi sotto sviluppati che trattano la donna come unessere inferiore. E la tecnologia ha aggravato tutto questo. Gli uomini amano tanto la tecnologlia, ma non si installano mai una versione migliore di se stessi, ancora stanno alla versione Wilma dammi la clava.

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  2. Ho visto solo ora il suo commento, non vedo questo mio blog da tanti anni. Nonostante il maschilismo dilagante, ritengo che le cose stiano cambiando, seppur lentamente, ma ormai, inesorabilmente. La violenza contro le donne è ancora troppa, ma sento che sia un acuirsi di un sintomo che testimonia la decadenza del maschilismo. È come l'ultimo moto disperato di un'era che sta terminando.
    Questo lo spero tanto, ma nel mio piccolo combatterò perché ciò avvenga.

    Grazie per il suo commento.

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